LA FESTA DI NATALE
IL MONELLO 20 DICEMBRE 2018
Nonostante la breve vita del nostro plesso abbiamo alcune piccole tradizioni che cerchiamo di mantenere e condividere: la festa del primo giorno di scuola, la festa autunnale del fuoco, la festa di Natale con laboratorio degli addobbi rivolto alle famiglie, le recite dei genitori, il Carnevale, la festa di fine anno e le uscite possono essere momenti identitari, inclusivi e dedicati a tutti, fatti per procedere insieme e mai per escludere qualcuno come “diverso o non adatto o non capace”.
I bambini sono chiamati a collaborare e partecipare con le loro mani e il loro pezzetto di storia e nessuno può restarne fuori. Anche nell’ ambito di tradizioni che possono confliggere con altri usi, culture e religioni, abbiamo cercato aggiustamenti e vie di mezzo per “esserci tutti”, finora con sufficiente successo perché nessuna famiglia si è tirata indietro.
La festa di Natale è uno di questi momenti. Cerchiamo di darle un tono “solenne”, al di là delle fedi religiose o del credere o non credere, per farne occasione di inclusione, intercultura, reciprocità, scambio, condivisione di punti di vista e modelli culturali: il nostro presepe, anno dopo anno, raccoglie tutti in un abbraccio di solidarietà.
Allestiamo il salone con le decorazioni preparate durante il laboratorio e allestiamo un albero di Natale speciale, molto grande perchè viene collocato in uno spazio piuttosto vasto.
Allestimento dell' albero di Natale: salire sulla scale è una prova di coraggio!
Quest’anno abbiamo chiesto ai genitori di preparare una rappresentazione in scatola della famiglia secondo la propria visione e mentalità, una sorta di presepe moderno… senza vincoli religiosi.
Le dimensioni della scatola erano libere, così come la scelta del tema, la tecnica, lo stile, i personaggi o le persone rappresentate. Tutti sono stati invitati a farlo e ben accetti. Alla fine le scatole sono state composte in un’installazione collettiva dedicata alla fratellanza e allo spirito di solidarietà del Natale, collocata in salone.
Famiglie in scatola: presepi molto personali...
Pronti per il pranzo elegante.
E poi, vestiti eleganti, con abiti sciccosi o in camicia e cravatta, apparecchiamo i tavoli con le tovaglie e le stoviglie colorate, mettiamo centrotavola festosi con le candeline, mangiamo tutti insieme e la cuoca ci fa i cappelletti, piatto tradizionale del pranzo di Natale in Romagna.
Anche chi non mangia mai a scuola quel giorno si ferma perché poi assisteremo alla recita che un gruppo di genitori ha allestito per noi nel teatro della scuola media.
Ecco... Inizia lo spettacolo!
La recita che un gruppo di genitori prepara e propone ai bambini è una tradizione consolidata. La compagnia dei Genitori Monelli propone quest' anno la storia "La principessa stregata", ed è sempre incredibile vedere lo stupore di quei bimbi che vedono i propri familiari sul palcoscenico in vesti inconsuete!
Ecco gli attori!
Tutti sul palco...
Alla fine torniamo a scuola e facciamo una grande merenda tutti insieme con genitori, nonni e fratelli, a cui tutti collaborano con qualcosa di buono. Manca solo Babbo Natale, ma lui verrà, se siamo stati bravi, durante le vacanze e lascerà qualche dono per noi… Lo ha sempre fatto! Chissà cosa porterà quest’ anno!
A cura di Patrizia Babini, dicembre 2018