E' BELLO RITROVARSI.... E' BELLO CONOSCERE NUOVI AMICI

16 settembre 2019 la scuola rispre le sue porte e per l'occasione si fa festa con la musica e la storia di un 'arpa giramondo .Le corde sono pizzicate dalle mani legere di Marta Celli.

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"L’albero vagabondo"

Ovvero i racconti di un’arpa giramondo

con Marta Celli

“C’era una volta un albero che abitava in mezzo al verde ed era molto felice di abitare lì. Era un albero dal cuore tenero che amava tutto ciò che faceva parte della natura.Lui amava il sole che al mattino lo svegliava con i suoi tiepidi raggi e lo amava ugualmente anche quando quei raggi diventavano di fuoco e gli facevano soffrire a volte un po’ la sete. Erano infatti sempre loro che lo asciugavano quando le sue radici si bagnavano un po’ troppo per la pioggia abbondante!Che dire? L’albero amava il sole in ogni modo perché era un elemento fondamentale della vita: senza di lui i semi non sarebbero diventati piante, i fiori non sarebbero spuntati, i frutti non sarebbero maturati.L’albero oltre a ringraziare il sole, gioiva dell’aria che era attorno a lui.A volte l’aria era leggera e gli faceva il solletico tra le foglie; altre volte sembrava uno spirito bizzarro perché gli scompigliava tutta la chioma. Quando poi il vento soffiava forte, produceva un suono che faceva nascere in lui il desiderio di staccarsi da terra e prendere il volo. Certo, se questo desiderio si fosse avverato avrebbe dovuto lasciare la sua amata terra che gli dava nutrimento giorno dopo giorno. Lì le sue foglie andavano a riposarsi quando avevano finito la loro vita sui rami per iniziarne una nuova. Era una terra che profumava quando l’acqua buona della pioggia la rinfrescava; piccole gocce che ticchettavano piano facendo crescere tra le zolle teneri ciuffetti d’erba, fiori, funghi e dalle radici dell’albero viaggiavano su fino in cima ai rami più sottili e alle foglie più piccole.. Quando arrivava il freddo e l’acqua diventava neve o ghiaccio. Brr, che brividi! Che divertimento però, per l’albero, vedere i bimbi che costruivano pupazzi o si lanciavano palle di neve. L’albero, in quelle occasioni, sorrideva sempre.Eh, sì: era molto felice, ma non del tutto!In fondo al cuore nutriva un desiderio. Gli sarebbe piaciuto davvero andare in giro e raccontare, come un cantastorie, tutte le belle emozioni vissute: raccontare del miracolo della Terra, dell’Aria, dell’Acqua e del “Fuoco”.Così, tutte le sere prima di addormentarsi, guardava il cielo chiedendo alle stelle quello che pensava non si sarebbe mai realizzato. Ma quando si desidera davvero…Una mattina l’albero fu svegliato dal tocco sapiente di mani che lo accarezzano mentre una voce diceva: “E’ proprio un albero bellissimo, robusto, ben fatto, dal legno prezioso: è l’ideale per far costruire l’arpa che ho sempre desiderato”.Il sogno del musicista si era incontrato con il sogno dell’albero.Fu così che da quel giorno l’albero abbandonò le sue radici e cominciò a viaggiare per il mondo “raccontando”, attraverso le melodie prodotte dalle corde fissate al suo legno, le bellezze della natura.

E l’albero fu proprio felice!”